Il consumo di sale in Italia è abbastanza elevato: parliamo in media di circa 10-11 grammi di sale al giorno (le raccomandazioni invece suggeriscono di consumare al massimo 5-6 grammi di sale in una giornata). Sicuramente cambiare le nostre abitudini alimentari può essere indispensabile per mantenere un buono stato di salute, riducendo il rischio di patologie come l’ipertensione, malattie cardiovascolari e renali; ma è anche una strategia per ridurre il sovrappeso e gli inestetismi della cellulite.

In ogni caso, un pizzico di sale serve all’organismo per far sì che svolga le sue normali funzioni fisiologiche, per cui non dobbiamo necessariamente eliminarlo completamente, basta prendere alcuni accorgimenti per ridurne l’assunzione, soprattutto nei bambini e negli anziani, ovvero le categorie più a rischio per quanto riguarda l’abuso del sale.

Certo, ridurre la quantità di sale di punto in bianco non è semplice: è una manovra che deve essere graduale, in modo da lasciare alle nostre papille gustative il tempo di abituarsi ad apprezzare nuovi sapori (il sale funge da esaltatore di sapidità per le nostre pietanze: inizialmente ci sembrerà che i nostri piatti perdano di sapore, ma in realtà così facendo impareremo ad apprezzare i veri sapori dei ciò che mangiamo).

Vediamo quindi qualche semplicissimo consiglio/accorgimento per ridurre l’introito di sale senza rinunciare al gusto:

  • Scegliere cibi freschi: è bene evitare cibi già pronti o in scatola, spesso ricchi di sale. Un cibo fresco è più saporito, e puoi condirlo tu personalmente, puoi scegliere tu come cuocerlo (può essere una strategia anche per contenere le calorie in eccesso);
  • Riduci il condimento gradualmente: prendi pizzichi di sale sempre più piccoli ogni volta che condisci le pietanze, fino a ridurlo al minimo indispensabile. Prova ad utilizzare spezie, erbe, aglio e limone come esaltatori di sapidità;
  • Riduci pane, grissini, focaccia e cracker: se devi scegliere un pane, meglio scegliere un pane senza sale o a ridotto contenuto di sodio, evitando il più possibile il pane in cassetta e cracker, grissini e crostini. Ancora meglio se lo preparate voi con farina integrale e semi oleosi, vedrete che bontà (oltre alla soddisfazione)!
  • Limita il consumo di insaccati: sono tipici della tradizione italiana (prosciutto cotto, prosciutto crudo, bresaola, salame…) ma sono anche ricchi di sale (e alcuni di grassi saturi)! Limitiamone il consumo ad una/due porzioni a settimana;
  • Scola e sciacqua legumi e verdure in scatola: meglio preferire alimenti freschi o essiccati, ma in mancanza di tempo possiamo anche affidarci ai legumi in scatola… ma ricordiamoci di scolare, perchè spesso il liquido di conservazione contiene molto sale;
  • Cerca, se possibile, di cucinare a casa: anche se pranzi fuori per lavoro, quando possibile prova a portartene da casa, così saprai cosa hai cucinato, cosa ci hai messo dentro e quanto sale c’è. Nei bar e ristoranti spesso non sappiamo al 100% tutti gli ingredienti (spesso durante la preparazione viene aggiunto più sale del dovuto), ed eviteremo di fare scelte non salutari;
  • Non mettere sale in tavola: semplicemente non mettendo la saliera in tavola, sarete meno invogliati ad aggiungerlo alla pietanza;
  • Controlla le etichette: questa è sempre la regola base, sia per il sale che per gli altri nutrienti. Impariamo a vedere cosa c’è negli alimenti che acquistiamo, in modo da non consumare prodotti di scarso valore nutrizionale e ricchi di sale.

Se avete bambini piccoli, consigliamo di tardare il più possibile la salatura dei cibi durante lo svezzamento: le papille gustative del vostro bambino si abitueranno così a sapori più naturali e meno salati, ed apprezzeranno meno cibi ad alto contenuto di sale.

Allo stesso modo, è consigliabile ridurre il consumo di sale prima di raggiungere la terza età: nell’anziano la percezione del gusto si abbassa, ed infatti in età avanzata si tende ad aggiungere sempre più sale ai piatti per renderli più saporiti. Se però ci si abitua già a sapori più neutri, si può contrastare il consumo smodato di sale.

Abbiamo detto che ridurre il sale è ottimo non solo per ridurre il rischio di malattia, ma anche per ridurre gli inestetismi della cellulite: è risaputo che si possono trarre benefici aumentando il consumo di acqua e riducendo il consumo di sale (che provoca ritenzione idrica). A questo proposito, se stai combattendo contro la ritenzione idrica, possiamo suggerire di seguire un piano nutrizionale personalizzato a ridotto consumo di sodio, e di aiutarti con prodotti cosmetici specifici che puoi trovare sul sito www.altrapelle.it.

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