Giorgio Nardone, uno dei massimi esponenti della Psicologia in Italia e a livello internazionale, tra i tanti suoi lavori, ha scritto questo libro molto breve e scorrevole, dal titolo, “la Dieta Paradossale” dove applica il suo pensiero “paradossale”, appunto, al concetto di dieta.

 

Nardone, infatti , parte dal presupposto che la tutte le diete siano efficaci ma nessuna funzioni effettivamente: perché accade questo?

Per due importanti motivi: il primo è che chi  porta avanti una dieta, generalmente, ha come obiettivo solo quello di perdere peso, dimenticando, in realtà, che la vera vittoria non è perdere peso, ma piuttosto mantenere i risultati raggiunti.

In aggiunta, l’obiettivo del perdere peso viene associato alla costrizione e alla rinuncia: quanto di piu contro-intuitivo per il nostro organismo e la nostra mente.

 

“Se te lo concedi puoi rinunciarci,se non te lo concedi, diventa irrinunciabile”

 

Con questo aforisma l’autore sta a indicare che la relazione con qualunque cosa sia piacevole,come il cibo, per essere equilibrata, non  può che basarsi sul piacere!

Infatti chi si astiene completamente dai piaceri, crede di esserne libero ma in realtà porta sempre con sé il desiderio di ciò da cui si è astenuto.

Il cibo considerato “proibito” in una dieta molto spesso diventa particolarmente attrattivo non perché lo sia realmente ma solo perché è vietato.

Ecco quindi che secondo Nardone in una dieta, di cui vogliamo mantenere i risultati nel lungo termine, non dovrebbero esistere cibi proibiti e non proibiti, ma solo una giusta regolazione del piacere derivante dal cibo.

Immaginiamo di iniziare la dieta del cioccolato: probabilmente per le prime settimane saremmo le persone piu felici del mondo, ma già alla seconda settimana ne inizieremmo a essere stufi: il vero piacere è nell’ equilibrio.

 

In conclusione, ripensate al vostro rapporto con il cibo non in termini di controllo e rinuncia quanto nei termini di equilibrio del piacere e vedrete che ciò a cui prima pensavate di non poter rinunciare, in realtà  vedrete che diventerà un qualcosa  che vi piacerà mangiare nelle giuste dosi e che potrete concedervi, senza, troppi, sensi di colpa.

 

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